Castello di Ameglia

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Castello di Ameglia
Castelli della Val di Magra
Il borgo di Ameglia e il sovrastante castello
Ubicazione
StatoSignoria dei Malaspina
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
CittàAmeglia
IndirizzoPiazza Sforza
Coordinate44°03′56.38″N 9°57′25.41″E / 44.065661°N 9.957057°E44.065661; 9.957057
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di Ameglia
Informazioni generali
Tipocastello-fortezza
Costruzione1174-1174
Primo proprietarioRepubblica di Genova
Condizione attualein buono stato di conservazione
Proprietario attualeComune di Ameglia
Visitabile
Informazioni militari
UtilizzatoreSignoria dei Malaspina
Repubblica di Genova
Repubblica Ligure
Regno di Sardegna
Regno d'Italia
Comune di Ameglia
Funzione strategicaProtezione del borgo di Ameglia e delle vie di comunicazione con la Lunigiana
Termine funzione strategicaXIX secolo
Notesede del municipio fino al 2008
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Il castello di Ameglia - anticamente castrum de Ameliae - è un edificio difensivo di Ameglia, in provincia della Spezia, situato nel centro storico amegliese in piazza Sforza.

Il castello è stato la sede del municipio fino al 2008, quando gli uffici furono trasferiti nel nuovo palazzo municipale nella zona moderna di Ameglia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'interno delle mura

Il castrum de Ameliae è stato un importante possedimento dei vescovi di Luni la cui data di costruzione non è facile da determinare.

La prima notizia di Ameglia e del suo castello risale al 963 in un diploma imperiale di Ottone I nel quale il borgo ligure è citato tra i possedimenti del vescovo lunense.

Nel 1174 gli abitanti di Pietracoperta trovarono qui rifugio dopo la distruzione del loro paese ad opera della Repubblica di Genova per contrastare il forte dominio dei Malaspina.[senza fonte]

Nei secoli successivi fu sede dei vescovi-conti di Luni, finché nel XIII secolo subì la prima occupazione dei Sarzanesi e quindi di Genova.

Nel 1371 fu possedimento del Signore di Lucca Castruccio Castracani. In seguito fu dominio dei Visconti che, a metà del XV secolo, lo cedettero al Banco di San Giorgio della Repubblica di Genova.

La torre è a pianta circolare, mentre l'intera struttura è a forma rettangolare, su due piani, protetto da una cortina muraria trapezoidale.

L'edificio è stato sede del palazzo comunale fino al 31 marzo del 2008.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mauro Minola, Beppe Ronco, Castelli e Fortezze della Liguria, Genova, Edizioni Servizi Editoriali, 2006, ISBN 88-89384-15-8.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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